Edoardo, insegnante di storia in un liceo di Milano, convinto antifascista, solitario, un po’ asociale, la sua vita sembra un cliché impolverato e triste, in cui il bellicoso fervore politico serve a mascherare anche la sua infelicità. Tratta male tutti e sta antipatico a tutti: estranei, studenti, bidelle e colleghi. Come castigo per le sue intemperanze, viene trasferito in una scuola elementare a Predappio, il paese di Mussolini. Qui, Edoardo non fa che replicare la stessa indole aggressiva, rivolgendosi ai bambini come fossero piccole camicie nere, facendoli piangere subito. Dopo un diverbio con la preside, un banale incidente con un collega, Luigi, provoca in lui uno shock spazio-temporale che lo catapulterà in quella stessa scuola, ma nel 1890. Tra gli studenti, ora, c’è proprio il piccolo Benito Mussolini. L’incontro con il duce è sconvolgente. Il piccolo Benito è un bullo, violento e anaffettivo.
Tra Luigi, accanito anarco-insurrezionalista pronto all’azione, e la magica influenza di Editta, una giovane maestra che lotta contro un sistema maschilista, Edoardo sperimenterà il più atroce dei dubbi e la più rivoluzionaria delle scoperte: far fuori il futuro dittatore, o provare invece a educarlo?
Introduce Matteo Bensi, assessore alla cultura del Comune di Empoli
Paolo Ruffini, livornese, è un attore, scrittore, conduttore televisivo, regista, sceneggiatore, produttore teatrale e comico. Nel 2023 fonda Up Impresa Sociale (il cui nome prende ispirazione dallo spettacolo teatrale Up&Down) per la creazione e gestione di eventi e spettacoli che trattano e sollecitano il tema dell’inclusività di ogni tipo di diversità, riconducendo attori e spettatori nell’ambito una nuova normalità, ludica, didattica, culturale e definitivamente umanizzante.